consapevolezza

Prenditi cura del tuo corpo, è l'unico posto dove devi vivere.
                                                                             (Jim Rohn)
consapevolezza
i motivi per cui ci si abitua ad un’alimentazione poco salutare sono molti: disattenzione, fretta, noia, solitudine, frustrazioni, inerzia. Spesso si inizia ad ingrassare, o a star poco bene, senza rendersi conto di ciò che accade, e piano piano, così come il corpo si modifica, cambia anche la nostra percezione di noi stessi. Progressivamente riduciamo la capacità di percepire le sensazioni corporee nel momento in cui si manifestano e ne avvertiamo la presenza solo quando sono diventate dei “sintomi”, cioè sensazioni acute che non possiamo più ignorare. Tutto questo ci ostacola enormemente quando decidiamo di intraprendere un percorso di rinnovamento del nostro stile di vita.
consapevolezza significa porre deliberatamente l’attenzione, cioè essere pienamente coscienti di ciò che succede dentro e fuori di noi. E’ attenzione priva di giudizio o di critica, molto simile a quella che lo scienziato utilizza per osservare i fenomeni naturali, senza lasciarsi scappare nessun particolare e senza cercare di adeguare le osservazioni ai suoi schemi mentali. 
perché consapevolezza in un percorso di educazione alimentare?
Innanzi tutto per imparare a ridare un valore alle sensazioni del corpo, a partire dal piacere che ci può dare un certo cibo.  Quante volte possiamo dire di aver gustato ogni boccone di un ottimo pranzo? Mangiamo sempre perché abbiamo fame, oppure utilizziamo il cibo come rapida risposta ad un disagio di qualsiasi natura?
La consapevolezza è un ingrediente formidabile nell’educazione alimentare, perché porre attenzione alle proprie sensazioni significa conoscere i propri veri bisogni e testimonia rispetto e amore per se stessi, due alleati preziosi in un percorso di rinnovamento. I meccanismi del nostro corpo tendono spontaneamente a condurci verso la salute ed il benessere: percepirne e decifrarne i segnali significa assecondare questa tendenza intrinseca e poter mettere in atto le risposte più efficaci.   
ma come si fa?  Vengono proposti percorsi guidati, individuali e di gruppo, attraverso una serie di esercizi dedicati alla riconquista delle sensazioni corporee e all’identificazione degli automatismi e degli schemi mentali che ostacolano la percezione delle sensazioni. Gli esercizi, divertenti e stimolanti, favoriscono le capacità percettive e innescano un circolo virtuoso che porta a ristabilire un sano rapporto con il cibo. 
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